Rivoluzione Digitale
La rivoluzione digitale ha cambiato le nostre vite.
La rivoluzione digitale è una componente fondamentale della quarta rivoluzione industriale e affonda le sue radici nella terza rivoluzione industriale, in particolare nello sviluppo dell’elettronica e delle tecnologie dell’informatica e della comunicazione durante la seconda metà del ‘900. La quarta rivoluzione industriale, concretizzatasi per la prima volta nel 2011 con il progetto tedesco “Industrie 4.0”, consiste in un salto di livello della produzione industriale attraverso la “smart factory” (fabbrica intelligente) ovvero in una discontinuità tecnologica dovuta alla crescente interazione delle tecnologie digitali con il mondo fisico e biologico, ad esempio attraverso ingegneria genetica e computer quantistici, stampa 3D e robotica avanzata, intelligenza artificiale (AI), Big Data e Internet delle Cose (IoT).
In un mondo che cambia sempre più velocemente le tecnologie digitali sono entrate prepotentemente nella vita delle persone e svolgono un ruolo importante nello sviluppo della società. Anche chi non ha dimestichezza con i dispositivi digitali è costretto a utilizzare prodotti e servizi digitali, magari senza esserne pienamente consapevole. Un esempio su tutti: il telefonino. Il cellulare si è evoluto in smartphone ovvero un minicomputer che ci connette a una miriade di servizi e prodotti digitali e che ormai rappresenta il nostro alter ego digitale.
La cosiddetta “digitalizzazione” ha pervaso quasi ogni campo dell’esistenza umana e ha aperto la strada a nuovi rischi e opportunità.
In queste pagine cercheremo di spiegare i rischi e le opportunità della digitalizzazione dei prodotti e dei servizi e dei cambiamenti intervenuti nella distribuzione delle applicazioni informatiche che sempre più spesso sono erogate sotto forma di servizi software, infatti il cosiddetto “software as a service” o SaaS comporta conseguenze rilevanti sia sul piano legale che su quello della protezione dei dati personali degli utenti.
I cambiamenti sociali ed economici provocati dalla rivoluzione digitale rendono impellente l’esigenza di colmare la carenza di cultura digitale delle nuove generazioni, ad esempio attraverso la formazione al coding dei bambini.
Così come il cinema e la televisione hanno caratterizzato alcuni cambiamenti dello stile di vita e dei consumi, la rapida espansione del settore dei videogiochi (o video game) sta innescando una serie di cambiamenti epocali nelle abitudini e nelle aspettative delle nuove generazioni.
Il settore dei videogiochi è in grado di esemplificare forse più di ogni altro i progressi compiuti nel campo delle tecnologie digitali, sia per quanto riguarda lo sviluppo tecnologico dei dispositivi, del software e delle reti digitali che per l’innovazione culturale e di linguaggio generata dalla diffusione dei nuovi media digitali.
I videogiochi rientrano nella più ampia categoria del software, ovvero programmi informatici che assolvono compiti, specifici o generici, utilizzando la potenza di calcolo e di comunicazione di particolari apparecchiature elettroniche: i dispositivi digitali (in inglese device).
I dispositivi digitali sono oggetti “smart” (intelligenti) costituiti da uno o più microchip alimentati da reti elettriche o batterie ricaricabili che possono essere commercializzati come oggetti autonomi - computer, tablet, smartphone, router - o incorporati in altri oggetti elettrici e meccanici, come ad esempio automobili, elettrodomestici e macchinari industriali, sotto forma di schede elettroniche.
La connessione tra economia immateriale e materiale si palesa oltre che nella produzione dei dispositvi digitali nella produzione di numerosi servizi che sempre più spesso vengono erogati anche o esclusivamente online attraverso le reti digitali: dalle comunicazioni di ogni tipo (testi, immagini, audio e video) alla elaborazione distribuita dei dati, dall’e-commerce alla gestione dei servizi di rete quali energia elettrica, gas e telefonia mobile, dai servizi della Pubblica Amministrazione (fisco, assistenza e previdenza, certificazioni) ai servizi bancari e finanziari (home banking), dalla formazione e istruzione all’intrattenimento (home entertainment).