Minecraft
Minecraft è un videogioco particolarmente rilevante nel panorama videoludico attuale e nella storia di questo medium.
La prima versione completa di Minecraft è stata pubblicata nel novembre del 2011 e a tutt’oggi è uno dei videogiochi più giocati al mondo. Durante l’evento Minecraft Live 2020, Mojang Studios ha rivelato che Minecraft ha superato i 130 milioni di utenti attivi su base mensile.
A cosa deve Minecraft la sua longevità? Diversi fattori concorrono a fare di Minecraft una pietra miliare nella storia dei videogiochi, anche se in un’accezione diversa rispetto alle produzioni videoludiche che in un ipotetico percorso evolutivo hanno marcato il passaggio da una generazione all’altra (come ad esempio Half-Life di Valve).
Minecraft è, infatti, un videogioco dalle caratteristiche peculiari, più simile a una “piattaforma di gioco” che a un “arcade” ovvero a un videogioco nel senso più tradizionale del termine. Questa caratteristica ne ha condizionato l’evoluzione e la diffusione, poiché Minecraft è diventato uno dei videogiochi più utilizzati in ambito educativo e una fonte di ispirazione nell’ecosistema mediatico dei videogiochi.
Grazie alla possibilità di costruire strutture architettoniche (building) e numerosi oggetti e attrezzature (crafting) attraverso la raccolta, la modifica e la combinazione di risorse, Minecraft si presta bene all’insegnamento di diversi concetti elementari e favorisce la sperimentazione e la creatività simulando gli ambienti naturali e antropici.
Ad esempio, una funzionalità di Minecraft che simula la creazione di pozioni ha indotto i suoi sviluppatori a elaborare una versione più complessa del sistema di crafting, ovvero una sorta di laboratorio chimico virtuale attraverso il quale è possibile insegnare chimica e altri concetti scientifici come le proprietà dei materiali.
La popolarità di Minecraft e l’attrattiva che esercita su bambini e ragazzi, nonché le possibilità di personalizzazione e modifica dei mondi di gioco, hanno spinto molte organizzazioni dedite all’insegnamento del coding a integrare la programmazione a blocchi con Minecraft.
Il 1 novembre 2016 con la pubblicazione di Minecraft Education Edition, la versione specificatamente progettata per finalità educative, Microsoft ha uffficializzato il potenziale educativo di questo videogioco che oggi è utilizzato in tutto il mondo da numerose scuole e organizzazioni dedite alla formazione.
Minecraft e l’ecosistema mediatico dei videogiochi
Minecraft è il videogioco che più di tutti gli altri ha contribuito a creare un ecosistema mediatico dei videogiochi.
Il fenomeno della diffusione planetaria di Minecraft, della sua propagazione sui media Internet e su YouTube in particolare, della proliferazione delle community che ne hanno sostenuto l’evoluzione è parte integrante della storia e del presente di questo videogioco.
Minecraft ha svolto un ruolo rilevante nel connubio tra l’industria dei videogiochi e le piattaforme di condivisione video, alimentate in gran parte da videogiocatori che creano contenuti basati su prodotti videoludici. Nel 2014 si contavano già 147.000 canali YouTube che pubblicavano video di Minecraft e che complessivamente totalizzavano circa 31 miliardi di visualizzazioni, il triplo del secondo gioco più “remixato” su YouTube, secondo un’analisi condotta da Tubular.
I video a tema Minecraft pubblicati su YouTube sono molto vari. Si trovano guide incentrate sulla costruzione di edifici, oggetti, meccanismi e congegni automatici, registrazioni di sessioni di gioco incentrate sul raggiungimento di determinati obiettivi, storie inventate con i personaggi di Minecraft nel videogioco ma anche fuori dal videogioco (machinima), registrazioni di sessioni di gioco PvP sui server pubblici di Minecraft, parodie musicali.
Sicuramente le caratteristiche “open world” e “sandbox” di Minecraft, ovvero di mondo aperto liberamente esplorabile e con obiettivi di gioco facoltativi, hanno favorito la creatività degli “youtuber” nell’inventare attraverso il videogioco storie e racconti da registrare, montare e pubblicare sulla piattaforma online.
Tuttavia, la viralità di Minecraft è presumibilmente dovuta a un insieme di fattori, più che a una singola caratteristica. Minecraft è, infatti, un videogioco divertente che incoraggia i videogiocatori a condividere, collaborare e comunicare. Anche l’atteggiamento degli sviluppatori molto ricettivo nei confronti della community e la libertà concessa ai “creator” in termini di diritti d’autore, hanno giocato un ruolo rilevante nella sua diffusione.
Minecraft è diventato un cosiddetto “love brand”, un marchio amato dai suoi fan che con il passaparola ne consigliano l’acquisto e l’uso, ma anche un brand in grado di generare un rilevante indotto economico attraverso la monetizzazione dei video su YouTube e Twitch, l’affitto degli spazi in hosting per giocare sui server Minecraft, lo sviluppo e la vendita di “addon”, “texture” e “skin”.
Minecraft, più che un videogioco una piattaforma di gioco
Dietro l’apparente semplicità del gameplay, Minecraft nasconde una certa complessità strutturale che consente al videogioco di essere fruito in molti modi e diversi contesti.
Abbiamo già accennato alle caratteristiche “open world” e “sandbox” di Minecraft che unite alle meccaniche di gioco ispirate a un simulatore di vita rendono il gameplay molto intuitivo e libero.
Minecraft è un videogioco multigiocatore che consente la presenza di numerosi avatar all’interno di un unico mondo di gioco. Generalmente è possibile la presenza simultanea di 10 videogiocatori ma il numero varia in base alle configurazioni del videogioco.
Minecraft consente l’esportazione e la condivisione dei mondi di gioco.
Quando un utente inzia una sessione di gioco in Minecraft deve necessariamente collegarsi a un mondo esistente o generarne uno nuovo. La generazione dei mondi è casuale ma è possibile inserire un identificativo numerico, ovvero un seme (seed), che corrisponde a un preciso algoritmo di generazione e che quindi genera sempre lo stesso mondo. Una volta che il mondo è stato generato e modificato può essere condiviso.
La condivisione dei mondi di gioco può avvenire in vari modi:
- attraverso le opzioni multigiocatore;
- attraverso il trasferimento del mondo di gioco;
- attraverso i server personali, dedicati o in hosting.
La condivisione del mondo di gioco attraverso le opzioni multigiocatore consiste nel collegarsi via rete locale da dispositivi digitali diversi (PC, console, smartphone ma con la stessa versione di Minecraft installata), o dalla stessa console da gaming a schermo condiviso, su un mondo di gioco creato da uno degli utenti connessi. La connessione può avvenire anche via internet sfruttando le opzioni multiplayer delle piattaforme di gioco o il cross-play tra piattaforme diverse. In questi casi, il mondo di gioco è dell’utente che lo ha creato e i file di salvataggio del mondo risiedono nel dispositivo dove è stato creato, mentre il mondo di gioco è accessibile agli altri videogiocatori connessi in rete solamente quando l’utente proprietario avvia il suddetto mondo.
Il mondo di gioco può essere condiviso attraverso il trasferimento di file da un utente a un altro ovvero tra più dispositivi, generalmente tra PC anche se è possibile trasferire mondi di gioco da dispositivi diversi come console e smartphone. Le procedure di esportazione e importazione dei mondi di gioco tra Personal Computer cambiano in base alla versione del videogioco utilizzata: originariamente sviluppato in linguaggio Java, Minecraft è stato poi riscritto anche in C++ con il “Bedrock engine” al fine di implementare funzionalità multipiattaforma. Mentre in Minecraft Java bisogna navigare tra le cartelle di salvataggio e gestire manualmente i file, in Minecraft Bedrock è stata implementata una comoda funzione di esportazione e importazione di file dove il formato .mcworld indica che si tratta di un mondo di gioco. La condivisione dei mondi di gioco, definiti anche mappe, sia nella versione base (vanilla) del videogioco che modificati strutturalmente attraverso mod (Java) e add-on (Bedrock), è una delle caratteristiche che hanno contribuito alla proliferazione delle community di Minecraft che, in particolare per la versione Java, si avvalgono anche di siti specializzati per la raccolta e la condivisione dei mondi di gioco, come ad esempio CurseForge o Planet Minecraft.
Infine, i mondi di gioco possono essere condivisi in multiplayer affittando o installando server personali Minecraft, sui quali è anche possibile trasferire mondi di gioco personalizzati, mod e add-on. Per una panoramica delle possibilità offerte dai server personali, dedicati e in hosting, nonché dei server Minecraft ad accesso pubblico si rimanda all’articolo sulla Bedrock edition.
Le opzioni multigiocatore, la condivisione dei mondi di gioco, l’installazione di mod o add-on, la possibilità di affittare o installare server personali, in combinazione con le diverse modalità di gioco di Minecraft (sopravvivenza, creativa, avventura) consentono di generare molteplici e variegate esperienze di gioco incentrate sulla creatività.
Nelle pagine seguenti si illustrano le modalità di gioco di Minecraft e come si integrano con le opzioni multiplayer, la condivisione e la personalizzazione dei mondi di gioco, gli add-on. Tutte queste opzioni rendono Minecraft un gioco poliedrico in grado di stimolare la creatività degli utenti.