Coding: le principali risorse per insegnare programmazione ai bambini

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L’apparente complessità di poche righe di codice di qualsiasi linguaggio di programmazione potrebbe far sembrare un’impresa ardua insegnare coding ai bambini. In realtà, l’insegnamento del coding è molto più semplice e immediato di quanto si possa immaginare e non è prerogativa esclusiva di giovani docenti o appassionati di tecnologia.

Inoltre, l’insegnamento del coding si rivela molto utile per lo sviluppo del pensiero logico-scientifico dei bambini, favorendo l’apprendimento di alcuni concetti astratti di matematica e geometria, e nei percorsi formativi dedicati ai bambini con disturbi generalizzati dell’apprendimento e dello sviluppo.

Non deve quindi stupire che l’insegnamento del coding sia inserito nei programmi della scuola primaria o che il coding sia già materia scolastica obbligatoria in diversi paesi.

In Italia, il Ministero dell’Istruzione ha riconosciuto la validità didattica del coding e lo ha inserito tra le materie scolastiche già nel 2014, tuttavia alcune problematiche relative alla formazione dei docenti, alla mancanza di infrastrutture e aule di informatica, alle carenze nell’insegnamento prescolare e scolare della lingua inglese, ostacolano la normalizzazione e l’espansione dell’insegnamento del coding su scala nazionale.

Si delinea, quindi, una situazione a macchia di leopardo che assieme ad altri fattori, come ad esempio la mancata diffusione su tutto il territorio nazionale della banda larga, ovvero di una connettività efficiente alla rete internet, rischia di accentuare il cosiddetto “digital divide”.

In ogni caso, considerando anche le peculiari caratteristiche dello sviluppo software e della programmazione informatica, per insegnare e apprendere il coding è particolarmente vantaggioso e conveniente utilizzare gli strumenti e le opportunità disponibili in rete.

Indipendentemente dalle organizzazioni nelle quali viene insegnato (scuole, associazioni civiche, famiglie) o dai soggetti interessati all’insegnamento del coding (docenti, formatori, genitori) ci si può avvalere di diversi siti web specializzati che offrono corsi di coding online, gratuiti o a pagamento.

Oltre ai corsi, alcuni siti web di sviluppatori software e distributori hardware offrono applicativi e dispositivi digitali appositamente progettati o adattati per l’apprendimento del coding.

Una caratteristica comune alla maggior parte delle piattaforme per l’insegnamento del coding ai bambini è l’utilizzo di linguaggi di programmazione visuale, ovvero le attività di coding sono svolte attraverso la programmazione a blocchi.

In pratica, determinate stringhe di codice sono associate a determinati blocchi, rappresentati da forme geometriche, che devono essere disposti in sequenza all’interno di una applicazione. La sequenza di blocchi o più precisamente il codice sottostante viene poi eseguito dall’applicazione stessa.

Il linguaggio di programmazione visuale più conosciuto è Scratch ma ne esistono diversi.

La programmazione a blocchi può essere utilizzata sia per impartire comandi agli oggetti virtuali presenti su uno schermo, che per impartire comandi a dispositivi remoti come ad esempio un robot o i led di una scheda elettronica. Nel primo caso è possibile creare giochi, animazioni, storie interattive e sequenze musicali, mentre nel secondo caso la programmazione fa parte di progetti di apprendimento più ampi, che includono elementi di fisica o meccanica, comunemente denominati STIM (o più propriamente STEM, dall’inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics o anche STEAM dove la A sta per Art).

Code.org

Una delle principali risorse online, particolarmente efficace anche nelle prime fasi di apprendimento del coding, è Code.org

Si tratta di un sito web, raggiungibile digitando “code.org” sulla barra degli indirizzi di un qualsiasi browser, che offre numerose risorse e percorsi di apprendimento per bambini a partire dai 4 anni. I diversi percorsi di apprendimento del coding sono calibrati sull’età degli studenti e/o inseriti in progetti artistici, creativi, di giochi e videogiochi o di semplice divertimento. Non manca la possibilità di condividere progetti ed esperienze di coding. Buona parte delle risorse sono tradotte anche in italiano, ma alcune sezioni del sito come ad esempio quella a supporto degli insegnanti no, così come parte dei video di spiegazione degli esercizi.

Il sito web è curato da una organizzazione no-profit finanziata anche da grandi aziende informatiche e digitali tra cui Microsoft, Amazon, Google e Facebook. Attorno a code.org ruotano anche altri siti web e iniziative di formazione digitale, come l’Ora del Codice (hourofcode.com/it) e il progetto italiano Programma il Futuro (programmailfuturo.it), che fanno leva sulle risorse di Code.org per diffondere l’insegnamento e l’apprendimento del coding.

Scratch

Un’altra risorsa particolarmente efficace e largamente utilizzata dai formatori è Scratch - scratch.mit.edu - un progetto del Lifelong Kindergarten Group dei Media Lab del MIT, reso disponibile in maniera completamente gratuita.

Scratch ha una impostazione diversa rispetto ai percorsi formativi basati su corsi, come ad esempio code.org, consentendo una maggiore libertà nella gestione delle attività formative, ma innalza leggermente il livello di difficoltà sia nella configurazione dei possibili percorsi di apprendimento che nella elaborazione di progetti che possono raggiungere un certo grado di complessità.

Scratch è infatti specificatamente progettato per una fascia di età compresa tra gli 8 e i 16 anni, ma può essere usato da persone di tutte le età. Scratch è innanzitutto un linguaggio di programmazione visuale, che offre una variante appositamente sviluppata per i bambini di 5 - 7 anni, denominata ScratchJr, e una variante più complessa ed evoluta, denominata Scratch Blocks, frutto di un progetto di collaborazione tra Google e il Team di Scratch del MIT per lo sviluppo della prossima generazione di blocchi per programmazione.

Scratch include un’applicazione che è possibile scaricare e installare sui propri dispositivi digitali o utilizzare attraverso un browser collegandosi via internet all’indirizzo web scratch.mit.edu/projects/editor/

Sul sito web di Scratch è possibile accedere a tutorial, idee e progetti, a una community di supporto e condividere esperienze e proprie creazioni. Il progetto formativo di Scratch è basato su un approccio all’apprendimento creativo e offre supporto a genitori ed educatori attraverso diversi strumenti accessibili all’indirizzo web scratch.mit.edu/educators

Scratch è sostenuto e finanziato da organizzazioni come: National Science Foundation, Scratch Foundation, Siegel Family Endowment, Google, LEGO Foundation, Intel, Cartoon Network, Lemann Foundation, MacArthur Foundation.

Tynker

Tra le piattaforme online a pagamento c’è Tynker - accessibile all’indirizzo web tynker.com - specializzata nell’insegnamento del coding a bambini e ragazzi dai 5 ai 17 anni, che offre anche la possibilità di svolgere alcune attività gratuitamente. La piattaforma che ha ricevuto vari riconoscimenti è animata da diverse iniziative, eventi e concorsi a premi, tuttavia al momento non è usufruibile in lingua italiana.

Kano

Più orientato alla didattica STEAM, Kano - raggiungibile all’indirizzo web kano.me - è sia un produttore hardware specializzato in dispositivi digitali a supporto della formazione dei bambini, sia il promotore di una piattaforma educativa - accessibile all’indirizzo web world.kano.me - che offre varie risorse per la formazione al coding. Il sito web è in lingua inglese.

Sphero

Un’altro produttore hardware particolarmente originale, probabilmente conosciuto per la produzione di piccoli robot dell’universo Star Wars, che ha abbracciato i principi educativi STEAM è Sphero. Il sito web dell’azienda è raggiungibile all’indirizzo sphero.com mentre su edu.sphero.com è disponibile la versione online dell’applicazione per imparare a programmare i robot Sphero e approfondire i percorsi di apprendimento STEM. Anche questo sito web è in lingua inglese.

Arduino, Raspberry Pi e Micro:Bit

Tra le organizzazioni che hanno avviato progetti educativi STEM in connessione a un hardware, o più nello specifico a schede hardware, vanno annoverati l’italiana Arduino (raggiungibile all’indirizzo web arduino.cc), Raspeberry PI (raspberrypi.org) e Micro:Bit (microbit.org), sebbene queste piattaforme hardware e software non siano adatte alla formazione dei più piccoli, in particolare Arduino.

Arduino è una piattaforma elettronica open-source basata su hardware e software facile da usare. Le schede elettroniche Arduino sono microcontrollori che possono essere programmati e integrati con altri componenti per svolgere varie funzioni e possono essere implementate nella costruzione di robot e svariati progetti. Le schede elettroniche digitali Arduino sono molto utilizzate per le esercitazioni nelle scuole, nelle università e in altri istituti di formazione.

Raspberry Pi è sostanzialmente un “single-board computer” ovvero una scheda elettronica digitale che sta nel palmo di una mano con le stesse funzionalità di un computer in scala ridotta. Per funzionare necessita di un Sistema Operativo ma le piccole dimensioni, il basso consumo e la versatilità consentono di realizzare numerosi progetti e robot che ben si adattano alla didattica STEM.

BBC Micro:bit è un sistema integrato programmabile composto da un processore ARM (Cortex-M0) e da una matrice a LED, pulsanti e sensori, tra cui accelerometro, rilevatore di temperatura e di illuminazione, magnetometro, sensore “touch”, microfono. E’ inoltre dotato di micro-altoparlanti, connettività USB, Bluetooth e un connettore a 23 pin di cui 5 compatibili con connettori a coccodrillo e a banana. E’ alimentato via USB o da batterie esterne. La scheda Micro Bit è nata da un progetto della BBC inglese in collaborazione con varie istituzioni e aziende. Dal 2016 il progetto è gestito dall’organizzazione no-profit “Micro:bit Educational Foundation”.

Queste schede elettroniche digitali, oltre che in ambito didattico, sono molto usate dai cosiddetti “maker” ovvero da artigiani digitali e inventori per realizzare prototipi in ambito commerciale e progetti in ambito hobbistico e DIY (Do It Yourself - Fai da te).

Minecraft

Anche nel settore dei videogiochi non mancano le iniziative dedicate alla formazione dei più piccoli e Minecraft rappresenta sicuramente l’esempio più famoso di videogioco educativo. Infatti, tutte le piattaforme per la programmazione a blocchi sopra citate contengono esercizi di coding ispirati a Minecraft, ma esiste anche una versione del gioco appositamente progettata per scopi educativi e formativi: Minecraft Education Edition.

Le informazioni sulla piattaforma educativa di Minecraft sono disponibili (in lingua inglese) all’indirizzo web education.minecraft.net, dove è possibile accedere alle risorse per gli insegnanti, alla community e al supporto. E’ possibile scaricare e installare Minecraft Education Edition per accedere a una demo, tuttavia per usufruire di funzionalità complete occorre accedere con le credenziali fornite dalla scuola o dall’ente formativo che ha acquistato le licenze d’uso.

Roblox

Roblox - raggiungibile all’indirzzo web roblox.com - è sia una piattaforma per videogiocare insieme agli amici che una piattaforma di sviluppo collaborativa di videogiochi. Roblox è una delle piattaforme globali più frequentate dagli utenti sotto i 18 anni e fa leva su una community di più di due milioni di sviluppatori. La peculiarità di essere allo stesso tempo una piattaforma di gioco, una piattaforma di sviluppo di videogiochi e una piattaforma sociale consente a Roblox di porsi come l’ambiente ideale per immaginare, creare, divertirsi con gli amici ed esplorare un universo di esperienze tridimensionali sviluppate dalla community stessa.

Il livello di conoscenze rischiesto per sviluppare giochi attraverso Roblox Studio, sebbene accessibile anche a chi non abbia esperienze di coding, non è indicato per i più piccoli. Sul sito web developer.roblox.com è possibile trovare le risorse formative e di supporto per imparare a realizzare videogiochi di ogni tipo e a promuoverli nella community. Il sito web non è localizzato in lingua italiana.

Abbiamo elencato solamente le principali, o quantomeno le più conosciute, piattaforme educative dedicate al coding e all’educazione digitale ma esistono anche molte altre piattaforme online che eventualmente potete segnalarci.

In altre sezioni del blog cercheremo di approfondire qualcuna di queste piattaforme dedicate all’insegnamento del coding e allo sviluppo di software e videogiochi, ma prima occorre approfondire qualche altro aspetto relativo alla formazione dei ragazzi in un mondo sempre più modellato dalla rivoluzione digitale.